Secondo il comunicato stampa della Corte Costituzionale, diffuso in relazione alla recentemente emanata sentenza n. 231/2018 (..) È irragionevole, e contrario al principio costituzionale della finalità rieducativa della pena, che i provvedimenti sulla messa alla prova siano menzionati nei certificati penali richiesti dalla persona interessata. La menzione si risolve infatti in 'un ostacolo al reinserimento sociale del soggetto che abbia ottenuto, e poi concluso con successo, la messa alla prova' poiché può creargli “più che prevedibili difficoltà nell’accesso a nuove opportunità lavorative” (..).
Il Comunicato Stampa è consultabile cliccando QUI, mentre il testo della sentenza n. 231/2018 è consultabile cliccando QUI.
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