mercoledì 6 novembre 2013

Il diritto in pratica - La patente internazionale

Se per guidare in altro paese dell'Unione Europea la patente italiana può bastare ( cfr. cliccando QUI ), ciò non è sempre vero allorché si intenda guidare in un paese extraeuropeo. In quest ultimo caso, prima di partire, è bene procurarsi una Patente Internazionale. Si tratta di un utile strumento giuridico che, accompagnato alla patente italiana, consente di guidare legalmente all'estero. E' prevista in due modelli, disciplinati dalle relative "Convenzioni sulla circolazione stradale".

La prima ad essere stipulata fu la Convenzione di Ginevra del 19 Settembre 1949. Il testo della Convenzione è visibile, sul sito delle Nazioni Unite, cliccando QUI. Prevede un modello di patente internazionale valido per un anno, decorrente dalla data di emissione. Tale patente è efficace in tutti gli stati aderenti alla convenzione, tranne in quello di emissione. La lista dei paesi aderenti a questa convenzione è visibile, dal sito delle Nazioni Unite, cliccando QUI.

In seguito, fu altresì stipulata la Convenzione di Vienna dell'8 Novembre 1968. Il testo della Convenzione è visibile, sul sito delle Nazioni Unite, cliccando QUI. Prevede un modello di patente internazionale valido addirittura tre anni, decorrenti dalla data di emissione. Anche tale patente è efficace in tutti gli stati aderenti, tranne quello di emissione. La lista dei paesi aderenti, che sono diversi da quelli aderenti alla convenzione precedentemente citata, è visibile, dal sito delle Nazioni Unite, cliccando QUI.

Per avere la certezza che la propria Patente Internazionale sia effettivamente valida nel paese di destinazione, è necessario verificare se ed a quale delle due convenzioni, quello stato abbia eventualmente aderito e scegliere, di conseguenza, il modello corretto. Qualora quel paese abbia aderito ad entrambe le convenzioni, è chiaramente preferibile il modello Vienna '68, per via della maggiore durata, di tre anni

giovedì 24 ottobre 2013

Evade l'I.V.A. a causa della crisi: il tribunale lo assolve.

Aveva informato l'agenzia dell'entrate dell'impossibilità a versare € 180.000 di IVA a debito, somma mai pagata. Il tribunale lo ha assolto con la formula "il fatto non costituisce reato" perché si è dimostrato che "mancava la volontà di omettere il versamento".

NB: Sembra che al momento dell'omesso pagamento avesse già previamente chiesto il concordato preventivo. Il che avrebbe giocato un ruolo fondamentale, tale da escludere, ad opinione del giudice, la presenza del dolo.

sabato 12 ottobre 2013

Il diritto in pratica - L'Apostilla dell'Aja: ecco cos'è ed a cosa serve.

Nel 1961, fu stipulata  la Convenzione dell'Aja sull'Apostilla. L'Apostilla è un importante strumento giuridico-notarile che consente a scritture private autenticate da notai ed atti pubblici, formati in uno stato della Convenzione, di produrre effetti nel territorio di altro stato aderente alla medesima. Le autorità interne indicate da ciascuno stato della convenzione provvedono ad attestare che il documento presentato dal cittadino richiedente l'Apostilla, sia stato effettivamente firmato da un membro dell'amministrazione pubblica dello Stato o da un notaio. Si tratta, pertanto, di un controllo di autenticità della provenienza del documento. In Italia, possono apporre l'Apostilla la procura della repubblica ( atti notarili e giudiziari ) e/o la prefettura ( per i restanti atti amministrativi ) del territorio nell'ambito del quale il documento pubblico è stato formato. Presso la prefettura e la procura sono infatti depositate le firme di notai e dipendenti pubblici operanti nel territorio, da confrontare con quelle apposte sui documenti da apostillare. Qualora la firma del notaio o del dipendente pubblico firmante sia riconosciuta, al documento originale viene applicata un'estensione timbrata, che è, appunto, l'Apostilla ( v. immagine ) ed il documento diviene, pertanto, efficace in altro stato aderente alla convenzione, senza ulteriori obblighi di legalizzazione e/o certificazione, salva l'eventuale necessità di provvedere ad una traduzione del medesimo, mediante asseverazione effettuata in Italia ( anch'essa da apostillare ) o, in alternativa, ad opera di interpreti ufficialmente riconosciuti dal paese di destinazione. Per maggiori informazioni, di seguito riporto il link della Conferenza permanente di diritto internazionale privato dell'Aja, consultabile cliccando qui

lunedì 23 settembre 2013

L'economia globale ed il principio dei vasi comunicanti

Il principio dei vasi comunicanti (Wikipedia)
Su wikipedia, il principio dei vasi comunicanti è spiegato così: "se si versa un liquido in vasi tra loro in comunicazione, anche se di forma diversa esso si dispone allo stesso livello in ognuno dei contenitori" ( per ulteriori informazioni in merito rinvio al seguente link ). L'economia globale è composta da più economie tra loro in comunicazione così come quei vasi, con scambi tra l'una e l'altra, anziché d'acqua, di denaro.

domenica 22 settembre 2013

Sanzionato per passaggio col rosso. Causa Viagra, il Giudice di pace riduce l'importo del 40%.

Tempo fa la polizia municipale di Lerici avrebbe inflitto ad un uomo di mezza età, una decina di sanzioni amministrative, di € 170,00 ciascuna, per aver, in altrettante occasioni, proseguito nella marcia nonostante il semaforo fosse rosso. L'uomo avrebbe proposto ricorso al giudice di pace di Sarzana, difendendosi sostenendo che l'uso del Viagra gli avrebbe causato problemi neurologico-visivi tali da avergli impedito di prender coscienza del colore del semaforo. A parziale accoglimento dl ricorso, il giudice di pace avrebbe confermato le sanzioni, riducendo però l'importo complessivo circa del 40%. 

lunedì 16 settembre 2013

Dopo 8 anni di reclusione risulta innocente

Si chiama Giovanni De Luise. Fu incastrato da una testimonianza e condannato ad una pena della reclusione per 22 anni perché ritenuto responsabile di un omicidio. La somiglianza col responsabile fu tale da indurre il testimone a ritenere che fosse lui. A distanza di anni, il vero responsabile, in cerca di protezione per paura di ritorsioni da parte del clan cui apparteneva, avrebbe confessato scagionando De Luise da ogni responsabilità.

domenica 15 settembre 2013

Il Papa: "Il perdono è l'unica via per uscire dalla spirale del male". Ma, come diceva mio nonno "Chi pecora si fa, il lupo se lo mangia". Lo sforzo dev'essere comune.

Parole razionalmente ineccepibili quelle del Papa. La logica dell'occhio per occhio, cioè nel danneggiare in conseguenza di danni già patiti, non può che creare altri danni. E' solo con la forza della coscienza, con la forza della consapevolezza di ciò che in conseguenza di un danno patito si può evitare di creare altro danno, e fermare, così, "la spirale del male", come la chiama il pontefice, facendo una cosa positiva per tutti. Il problema sta nel fatto che nell'uomo non c'è solo ragione ma anche altro. Ed una coscienza imperfetta, a volte, richiede di controbattere l'offesa anche a scapito del malfattore o altri che nulla centrano. Pertanto è necessariamente uno sforzo collettivo, quello richiesto dal Papa, che in tempi di crisi, pare arduo a causa delle molte coscienze perturbate da problemi di ogni genere: la parte dell'agnello sacrificale non piace a nessuno. Come diceva mio nonno, "chi pecora si fa, il lupo se lo mangia" ed oltre certi limiti, penso che trasformarsi in lupo sia un dovere verso sé stessi. E qui, penso stia la fede: nella volontà di provarci comunque, nella speranza di farcela, nella speranza che le proprie forze, unite a quelle degli altri bastino, nel credere in sé e nel prossimo in tale prospettiva. Personalmente penso che le parole del Papa, siano sagge e meritevoli di essere seguite ma ad una condizione: che siano seguite nel rispetto, in primis, di sé, perché l'esperienza mi ha insegnato che il perdono a senso unico ed illimitato, non serve a granché.

lunedì 2 settembre 2013

Nel 2030 l'economia cinese varrà due volte quella degli stati dell'U.E., parola di Yves Leterme, vicesegretario generale dell'OCSE

Il mercato Europeo ha raggiunto, ora, un livello di saturazione? La Cina ha ampli spazi di sviluppo e nel 2030, la sua economia varrà il doppio di quella del complesso degli Stati Membri dell'Unione Europea. Quindi, se il destino dell'Europa è di fermarsi, quello della Cina è di svilupparsi ulteriormente, fino a che, i suoi abitanti, non raggiungeranno gli standard di benessere di U.S.A. ed Europa o, fino a che, i nostri standard di benessere non si appiattiranno a quelli cinesi, a quel punto, dal punto di vista dello sviluppo economico, l'occidente potrà ricominciare a giocarsela con l'oriente.

martedì 27 agosto 2013

La "via spagnola" è legittima. Sintesi delle mie pubblicazioni.

La Cassazione dà ragione agli abogados. Ciò che conta è la normativa, l’ordine forense non può discrezionalmente subordinare l’iscrizione a requisiti atipici ( scritto il: 28/12/11 ).