martedì 17 settembre 2013

Enrico Letta: "Siamo i campioni dell'autolesionismo". Perciò lediamo il prossimo come noi stessi.

E' la pura verità. Gli italiani sono verbalmente autolesionisti. Non di rado mi capita di sentire gente commettere errori e dire a sé stessa: "che imbecille" oppure "sono una mongola" o, ancora, "che sciocca" e potrei continuare per molto. L'uso del femminile non è un caso, specialmente le donne sono inclini all'autolesionismo verbale. E' un circolo vizioso: si rifiuta di poter commettere errori, ci si sopravvaluta, si pretende troppo da sé stessi e poi, quando ci si accorge di non essere perfetti ci si autoflagella, quasi a voler punire la propria superbia. Ma la verità è che autodenigrarsi, autoflagellarsi, non serve a niente e nessuno, anzi è controproducente: a forza di dirsele, c'è chi finisce col crederci davvero e deprimersi, diventando un peso per tutti. E' invece, importante, imparare a sostenersi, anche grazie ai preziosi strumenti del pensiero e delle parole, che hanno un potere immenso, soprattutto nei momenti più difficili. Ed è meglio credere di essere un mito che un perdente. Meglio uno "sborone" che un depresso. Perché alla fine, inconsciamente, ciascuno finisce col trattare gli altri con la stessa considerazione che ha di sé. Se uno per un errore è incline a prendersi a male parole, è incline ad autodistruggersi, nelle stesse circostanze finisce col prendere a male parole e distruggere anche gli altri. Se uno accetta di poter commettere errori e, impegnandosi a non commetterli nuovamente, è indulgente con sé stesso e si convince di potercela fare, se uno è positivo con sé stesso, ci vorrà il tempo che ci vorrà, ma finirà col superare i propri errori e con l'essere indulgente anche con gli altri, con estremo vantaggio di tutti e del bene comune; guarda caso, "Ama il prossimo tuo, come te stesso" era il messaggio cardine di Cristo. Concludendo, è mia radicale opinione che la negatività vada contrastata con ogni mezzo, soprattutto adesso che l'Italia, con fatica, sta ritrovando la calma e nuove energie. Mantenendo la testa sulle spalle, restando fedeli alla terra, coi piedi ben piantati su di essa ed una sana razionalità, a livello emotivo è importante rimboccarsi le maniche, farsi forza e proseguire il cammino, positivamente!

Nessun commento:

Posta un commento